venerdì 4 novembre 2016

Antonio Lo Giudice :: Da Satana all'Iperuranio. 35 anni di Black Metal in 101 dischi.


Il Black Metal nasce come una variazione scioccante, rumoristica e goliardica della NWOBHM, ma, negli anni, è stato oggetto di un’evoluzione artistica imprevedibile ed entusiasmante: dal satanismo low-fi di Venom ed Hellhammer alle recenti forme di “estremismo spaziale”, passando per il gelo della scena norvegese, la pura malvagità di quella svedese e l’eleganza di gruppi come Alcest e Negura Bunget, il black è stato tutto ed il suo contrario. Il libro presenta una carrellata dei cento dischi più importanti del genere (oltre un intruso), nel tentativo, per quanto disperato, di segnare le tappe di una delle storie musicali più complesse ed affascinanti di sempre, costantemente votata alla ricerca ed alla contaminazione”.







Antonio Lo Giudice viene alle tenebre in una grotta sperduta tra i monti Nebrodi oltre sette lustri or sono. Ancora in fasce, deve fuggire con la famiglia sulle pendici del massiccio del Grappa, ove cresce in un diroccato maniero. Costretto per vivere a pratiche degradanti ai limiti della sopportazione, sviluppa un odio viscerale contro ogni essere vivente, il che lo spinge a chiudere il proprio profilo facebook come severo monito contro la razza umana. Da sempre appassionato di musica, la sua firma appare come luce sulle vostre pigre coscienze su questo o quel magazine. Ma persone prive di poesia affermano che sia nato a Messina nel 1978 e cresciuto nei pressi di Bassano del Grappa, dove tutt’oggi lavora. Collabora da anni con le riviste Sound and Vision (questa) ed Ondarock (quella). Da qualche anno abita in provincia di Treviso con moglie e prole a carico. Essendo milanista, negli ultimi tempi le sue serate sono state libere e, così, ha avuto modo di scrivere questo libro. Se leggerlo vi provoca ribrezzo, date la colpa a Berlusconi.

Con le testimonianze di:
AC Wild - 
Agghiastru - Cadaveria.


ISBN 9788897389330
pp. 228
ill. B/N
€ 15,00