lunedì 7 giugno 2021

L'Apocalisse fuori campo - Stefano Gallone

Relazioni umane e configurazioni visive.

Il tema dell'Apocalisse nell'arte, specialmente in quella cinematografica, gioca un ruolo centrale nell'ideazione di scenari filmici che ne fanno una sorta di filo conduttore per discorsi che vanno ben oltre il film, affrontando argomenti di fondamentale importanza per comprendere la nostra odierna condizione terrena. 
Ispezionata sulla base del suo significato umano più profondo e tangibile, la narrazione apocalittica esprime attraverso un certo tipo di cinema una grande metafora di rivelazione. Secondo diversi utilizzi del proprio linguaggio e sulla base di una simile scelta narrativa, il cinema trasporta sullo schermo uno scenario di impatto emotivo enorme, consentendo all'autore cinematografico di esprimere il suo sentire concettuale attraverso storie che rivelano allo spettatore una visione del presente altrimenti difficilmente delineabile.
Tenendo l'evento apocalittico sullo sfondo della sua rappresentazione, l'autore svela il vero senso del suo racconto filmico attraverso psicologie di personaggi, composizioni di inquadrature, movimenti di macchina da presa, cura dei suoni e raccordi di montaggio che costruiscono messaggi, indizi o punti di vista su una determinata realtà. Il tutto in funzione della messa in scena di una fine del mondo che amplifica o mette in discussione il valore del pensiero e delle azioni umane votate a contrastare o soccombere ad eventi irrimediabili, fulcro di percorsi esistenziali che hanno lo scopo di rivelare la sostanza di ogni individualità.
Tutto ciò allo scopo di inquadrare un’epoca, la nostra, in sempre più rapida espansione tecnologica ma con qualche debito di troppo nei confronti della solidità riguardante i rapporti interpersonali. L'analisi di sei specifiche pellicole, provenienti da altrettanti autori, utilizza il concetto di Apocalisse per parlare di una sorta di “inferno in Terra” fatto di ostacoli da superare prevalentemente da un punto di vista relazionale e spirituale.

Stefano Gallone
(Avellino, 1984) è musicista e giornalista musicale e cinematografico. 
Laureato in Arti e Scienze dello Spettacolo all'Università La Sapienza di Roma, ha all'attivo progetti di musica elettronica ambient sperimentale (Agate Rollings, Lameba), produzioni discografiche (AR Recordings) e percorsi di critica analitica ed esperienziale sviluppati su due blog (“La Seconda Visione” per il cinema e “Motel Wazoo” per la musica). 
ISBN: 9788897389613
Formato 13x21
Pagine 154 - ill. b/n
Prezzo 14 euro

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